Monza Visionaria

2024

RIVIVI IL FESTIVAL

Si chiude la XII edizione di Monza Visionaria

Dieci giorni di eventi, dodici concerti, 106 artisti coinvolti e 4.000 spettatori

Dieci giorni di eventi, dodici concerti,
106 artisti coinvolti e 4.000 spettatori:
“Monza Visionaria”, quantità fa rima con qualità

La XII edizione del festival organizzato da Musicamorfosi si è chiusa con un bilancio lusinghiero,
sia in termini di presenze sia per quanto riguarda l’apprezzamento generale del pubblico

MONZA – Un fiume di note, emozioni e sorrisi ha attraversato Monza per dieci giorni consecutivi, portando musica e bellezza, cultura e condivisione nei luoghi più suggestivi (ma anche negli angoli meno conosciuti) della città. Si è conclusa domenica 12 maggio la XII edizione del festival “Monza Visionaria” – organizzato dall’associazione culturale Musicamorfosi con il contributo del Comune di Monza e in collaborazione con la Reggia di Monza – con un’altissima partecipazione di pubblico: oltre 4.000 spettatori hanno assistito, complessivamente, ai dodici concerti della manifestazione, che hanno coinvolto ben 106 artisti, tra cui molti giovani di talento, tante presenze femminili e anche musicisti di fama internazionale, come la pianista cubana Jany McPherson (che ha inaugurato il festival con un doppio sold out) e il grandissimo Enrico Rava, protagonista di un indimenticabile concerto-evento al Teatro Manzoni con i trombettisti Giovanni Falzone e Paolo Petrecca.
Circa 1.500 spettatori hanno optato per i Notturni, lo spettacolare format di Musicamorfosi a base di performance, danze, suoni, colori e profumi che, come da tradizione, conclude il festival con una maratona non-stop di eventi fino a mezzanotte. In questa edizione, i Notturni sono andati in scena, sabato 11 e domenica 12 maggio, non solo nel Roseto “Niso Fumagalli” ma, per la prima volta, anche negli spazi della Reggia di Monza, tra le opere d’arte della mostra “Monza Contemporanea”: una novità che ha riscosso il consenso unanime del pubblico.
Afferma Saul Beretta, direttore artistico del festival e mente creativa di Musicamorfosi: «Al di là dei numeri relativi all’affluenza, che sono stati molto positivi e che ovviamente ci hanno fatto enorme piacere, quello che mi riempie il cuore è la soddisfazione e il gradimento degli spettatori, come testimoniano i sorrisi, i ringraziamenti e i tanti attestati di stima che abbiamo ricevuto e continuiamo a ricevere. Musicamorfosi conferma la propria capacità originale di proporre una modalità di fruizione culturale che avvicina l’arte alla vita. Tutto quello che facciamo è musica e, come diceva John Cage, la musica è l’arte sociale per eccellenza. Questa vitalità e questo amore ci danno la benzina per cominciare già a pensare a come sarà, come si trasformerà e come ci trasformerà la prossima edizione di “Monza Visionaria”». Anche Arianna Bettin, assessora alla Cultura del Comune di Monza, esprime soddisfazione: «Quella di quest’anno è stata un’edizione di conferme per il festival, che ormai rappresenta un appuntamento tradizionale per la città. Con la sua capacità di valorizzare bellezza artistica e luoghi anche insoliti e meno scontati con grande originalità, “Monza Visionaria” è in grado di avvicinare alla cultura una vasta gamma di persone, dai più piccini agli adulti, di varia estrazione e provenienza. La proposta di quest’anno ha visto la partecipazione di nomi emergenti e internazionali che hanno richiamato un vasto pubblico, specialmente in Villa Reale, vero cuore pulsante della manifestazione».

Si chiude la XII edizione di Monza Visionaria

Dieci giorni di eventi, dodici concerti, 106 artisti coinvolti e 4.000 spettatori